RGB è il nome di un modello di colori le cui specifiche sono state descritte nel 1931 dalla CIE (Commission internationale de l’éclairage).
Diversamente dalle immagini a livelli di grigio, tale modello di colori è di tipo additivo e si basa sui tre colori rosso (Red), verde (Green) e blu (Blue), da cui appunto il nome RGB, da non confondere con i colori primari sottrattivi giallo, ciano e magenta.
Un’immagine può infatti essere scomposta, attraverso filtri o altre tecniche, in questi colori base che miscelati tra loro danno quasi tutto lo spettro dei colori visibili, con l’eccezione delle porpore.
Più specificamente i 3 colori principali corrispondono a forme d’onda (radiazioni luminose) di periodo fissato, quali: Rosso, con una lunghezza d’onda di 700,47 nm – Verde, con una lunghezza d’onda di 546,09 nm – Blu, con una lunghezza d’onda di 455,79 nm.
L’RGB è un modello additivo: unendo i tre colori con la loro intensità massima si ottiene il bianco (tutta la luce viene riflessa). La combinazione delle coppie di colori dà il ciano, il magenta e il giallo.